Negli ultimi anni abbiamo sentito sempre più spesso usare il termine nomadi digitali, riferito a persone che svolgono il proprio lavoro da qualsiasi parte del mondo.
Inizialmente questo modo di lavorare era appannaggio quasi esclusivo dei liberi professionisti, ma recentemente abbiamo imparato che grazie alla tecnologia e a internet, molti lavori possono essere svolti anche da remoto, senza dover per forza essere fisicamente in azienda.
Sono tanti i dipendenti che possono scegliere di non andare più in ufficio, o di modulare secondo le loro necessità il lavoro in presenza e da casa.
Questo sta diventando uno stile di vita sempre più diffuso e non solo tra i giovanissimi, ma soprattutto tra la fascia di lavoratori adulti, tra le donne, tra chi ha una famiglia e cerca di bilanciare al meglio il lavoro con il tempo speso per la cura e la gestione dei propri cari.
Il fenomeno negli ultimi anni ha subito una forte accelerata ed ora tante realtà stanno ristrutturandosi verso nuove modalità di fruizione del lavoro!
Il network marketing, modello di business sul quale si basa Juice Plus+, lascia gli incaricati alle vendite liberi di gestire gli orari in base ai loro obiettivi, e soprattutto il luogo da cui desiderano lavorare.
Per cui possono svolgere l’attività da casa loro, ma anche da una città straniera, dalla spiaggia, da un aeroporto, in mezzo a un prato verde…
Non è più impossibile viaggiare al di fuori delle ferie stabilite, non è più un dramma se il partner sceglie, o deve, trasferirsi in un’altra città, non è più un gioco di incastri andare a prendere i bambini a scuola e dedicare loro il pomeriggio, non è più solamente un sogno intraprendere un modello di vita non convenzionale.
La vera flessibilità è un grande privilegio, perché consente al lavoratore di riappropriarsi del proprio tempo, di plasmare il lavoro sul proprio stile di vita e di godere infine di una migliore qualità della vita stessa.
Le persone che hanno scelto di essere nomadi digitali si sentono solitamente più realizzate e più valorizzate in ambito lavorativo, perché sono direttamente responsabili dei loro successi e libere di vivere la propria vita con meno compromessi.
Non è un caso che si stimi che questo modello sarà uno dei principali fenomeni di cambiamento del prossimo decennio: la ricerca della felicità sta diventando la priorità della società di oggi.
In una recente ricerca condotta dal sito nomadidigitali.it in collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, il 64% degli intervistati ha espresso il desiderio di voler diventare nomade digitale, confermando la tendenza in atto.
Naturalmente i benefici del fenomeno del nomadismo digitale, non ricadono solamente sul lavoratore, ma anche le aziende hanno dei vantaggi di ritorno importanti: innanzitutto in termini di capitale umano, perché persone soddisfatte e felici sono collaboratori più motivati e più produttivi.
Gli imprenditori stanno iniziando a guardare con interesse a questo nuovo modello di impiego.
Poter vivere stimoli diversi, viaggiare, spostarsi, permette di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze, di sviluppare la creatività e il pensiero laterale, tutte soft skills molto importanti in un lavoratore.
È di grande interesse, per un’azienda,essere considerata come un sostegno allo svolgimento della vita del dipendente e non come un ostacolo, perché questo crea un rapporto reciproco di stima, solito e proficuo.
E infine, il poter impiegare collaboratori provenienti da qualunque parte del mondo, significa anche poter scegliere tra i profili migliori, senza essere vincolati dalla residenza in un’area geografica circoscritta.
Senza pensare poi alla riduzione di costi fissi che un’azienda deve sostenere in termini di uffici, utenze, trasferte…
Insomma, il nomadismo digitale è a tutti gli effetti un sistema vincente sia per i lavoratori che per le aziende.
E tu cosa ne pensi di questo fenomeno?
Ti piacerebbe diventare anche tu un nomade digitale?